Nuovo blog

Presto il blog si trasferirà all'indirizzo disabilitasenzabarriere.it. Puoi già visitare il sito e inviarci la tua e-mail. La useremo soltanto per informarti quando il blog sarà attivo.
Un saluto!
Ilaria

giovedì 23 dicembre 2010

Esperienze Subacque per ragazzi Down



Anche se riguarda Cosenza e non il Veneto lo propongo ugualmente, poichè si tra di una bellissima iniziativa che a mio parere dovrebbe essere maggiormente diffusa,in quanto utile e interessante.

venerdì 17 dicembre 2010

Diversamente abili, ugualmente sportivi

" FINALITA'
Questo progetto vuole offrire la possibilità di
fare sport alle persone con disabilità attraverso
un incontro a settimana di un’ora e
mezza presso la palestra di San Giorgio in
Bosco dal mese di ottobre 2010 a maggio
2011 (giorno ed ora da definire).
Sport inteso come:
• Esperienze di movimento significative e
cariche di coinvolgimento affettivo ed
emotivo.
• Strumento di crescita e valorizzazione delle
capacità che rendono ogni persona unica e
irripetibile.
• Occasioni di conoscenza e divertimento
migliorando il benessere fisico e psichico
delle persone.
• Provare emozioni forti che rielaborate
aiutano la propria crescita personale.
UTENZA
Spesso, l’adulto diversamente abile con deficit
neuro-psichico, avendo terminato il periodo
scolastico, ha l’esigenza ed il diritto di
svolgere attività ludico-motoria nel tempo
libero.
E’ nata quindi l’idea di questo progetto. Crediamo
che occupare il tempo libero con lo
sport permetta di trovare nuove energie,
stimoli, significati per affrontare positivamente
le difficoltà quotidiane.
Nelle persone con disabilità di tipo intellettivo
è possibile favorire attraverso l’attività motoria
l’apprendimento di mezzi di relazione con
la realtà esterna, di nuove possibilità di comunicazione
e percezione del proprio mondo
interno.
ATTIVITA'
L’attività sarà diversificata secondo la conformazione
del gruppo e le capacità dei singoli
utenti.
Essa è di carattere ludico-motoria comprendendo:
• giochi adeguatamente destrutturati;
• giochi propedeutici alla pratica sportiva.
Gli utenti sono divisi in gruppi di 8-10 seguiti
da personale qualificato e volontari.
Le attività mirano a sviluppare le capacità
fisiche, relazionali e di autonomia dei ragazzi
affinché possano esprimersi attraverso i
propri mezzi in un contesto sportivo."

Fonte: CIP Veneto

mercoledì 8 dicembre 2010

I benefici in relazione ai deficit

Alla nostra attività partecipano persone con differenti handicap,i quali possono essere solo fisici,solo "mentali",o fisici e anche mentali. Sicuramente i benefici cambiano in relazione alla patologia,ma,a mio parere,anche solo piccoli passi di miglioramento ci sono stati,ci sono e ci saranno per tutti.
Nel caso della Trisomia 21,altrimenti detta Sindrome di Down,il muscolo poco tonico e forte della persona acquisisce sempre più forza ed elasticità grazie ai movimenti facilitati dall'essere in acqua. In piscina una ragazza affetta da questa patologia se la cava molto bene a nuotare,si aggrappa al bordo della vasca e riesce ad arrampicarsi per uscire.
Nel caso di cecità la situazione è un po' più complessa. Cito quanto scritto dal sito idea blu :
"Le persone non vedenti in acqua trovano numerose occasioni di sviluppo della capacità di orientamento, sono agevolati dal mezzo che stimola i loro propriocettori e i recettori tattili di tutto il corpo. Anche chi ha perso la vista gradualmente, e normalmente per timore di perdere il possesso dello spazio riduce sensibilmente l'attività personale, trova nella piscina un ambiente circoscritto, è protetto dai colpi che l'acqua attutisce, deve tenere sotto controllo un numero limitato di fattori spaziali."
Per esperienza confermo che è parecchio complicato avere il senso dello spazio e che ci dev'essere parecchia tranquillità attorno alla persona,altrimenti si agita e prende paura. Però anche in questo caso ho seguito una ragazza che,seppur con ausili appositi,nuota proprio bene.
Per quanto riguarda la sordità e il mutismo,la situazione è più semplice,nel senso che si può ben comunicare mediante gesti o comunque attraverso il "non verbale", e quindi l'attività si può svolgere tranquillamente.
Nel caso di individui affetti da paraplegia " in acqua è garantita la possibilità di movimento, per cui la persona acquista autonomia, può imparare a spostarsi in acqua e a nuotare da sola.
Le persone affette da spasticità ottengono benefici soprattutto grazie al rilassamento muscolare dovuto al massaggio dell'acqua, quindi riescono a compiere gesti a loro impossibili a secco e con maggiore ampiezza di movimento. I movimenti bruschi sono frenati e la densità dell'acqua offre sostegno al corpo."(idea blu )

Troviamo poi diverse altre patologie e sindromi che più o meno presentano gli stessi benefici di quelli sopracitati.

domenica 5 dicembre 2010

ESwimming e i benefici del nuoto

Per ben comprendere quali sono i benefici del nuoto per persone affette da handicap ci si può rifare all'elenco presentato da eSwimming. Esso è un progetto finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Lifelong Learning Programme allo scopo di promuovere in tutta Europa i benefici del nuoto per persone svantaggiate. Credo che potrebbe essere benissimo attuato anche a Padova o comunque in Veneto. L’iniziativa è pensata per istruttori, operatori sociali,
volontari, persone diversamente abili, genitori e tutor e  intende offrire materiali
sul nuoto come terapia, materiali promozionali e varie opportunità per scambi di idee,
esperienze e informazioni. Il progetto è realizzato da un consorzio di partner in Italia,
Germania, Spagna, Inghilterra (Scozia) e Slovenia.

Ecco i benefici secondo il progetto eSwimming:
 Gli effetti benefici del nuoto per persone svantaggiate sono molteplici e non solo relativi al benessere fisico.

1. Sotto un’attenta supervisione, nuotare è praticamente una forma di terapia a
basso rischio per persone con bisogni speciali. La spinta idrostatica dell’acqua allevia
lo stress normalmente concentrato sui muscoli a causa della gravità, fornendo
all’individuo un’ampia gamma di movimenti e possibilità di coordinazione. Questo tipo
di ambiente dà a chi è in acqua la possibilità di rinforzare i muscoli e migliorare la
coordinazione. Inoltre la percezione dell’acqua sul corpo favorisce lo sviluppo
neurologico.
2. Il nuoto è considerato un’attività più sicura rispetto alle terapie fisiche condotte su
terra poiché in piscina non c’è alcuna superficie dura su cui una persona possa cadere
o su cui possa ferirsi. 
3. Inoltre il nuoto permette alle persone con bisogni speciali di diventare più
autonome. Aumentando il grado di indipendenza, anche l’autostima aumenta. Una
maggiore fiducia in se stessi può migliorare la qualità di vita.
4. L’integrazione sociale e socializzazione.
5. Con il nuoto, migliorano anche le abilità mentali poiché questa attività richiede varie
abilità cognitive che si possono collegare alla terapia (come contare, ripetere
parole, disegnare o fare figure geometriche nell’acqua, ecc.).


 Perchè ciò che conta non è quello che non si sa fare fuori dall’acqua, ma ciò che si PUO' fare in acqua !!!