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Ilaria

martedì 4 dicembre 2012

Laura Rampini, paracadutista e "giramondo" in camper

E' la prima e, finora, unica paracadutista al mondo con paraplegia, ha fondato l'associazione Liber-Hand e viaggia con il camper di "Liberamondo" per promuovere lo sport e i viaggi nel segno dell'accessibilità e della vita indipendente
Laura Rampini in volo RAVENNA - "Avevo 22 anni e un figlio di 14 mesi quando la mia vita è cambiata di colpo: un grave incidente automobilistico, la lesione al midollo, un lungo tunnel di anni tra interventi chirurgici, interminabili degenze in ospedale e faticosi percorsi di riabilitazione e la difficile presa di coscienza della mia disabilità". Laura Rampini oggi ha 37 anni, due figli di 17 e 12 anni e i sogni a cui non ha mai rinunciato, lo sport e i viaggi. Ha un primato che è ancora tutto suo: è la prima paracadutista al mondo in carrozzina. "Il paracadutismo è una passione che ho fin da piccola - racconta Laura - così come lo sport in genere. Ma la sensazione di lasciarsi andare liberi nel cielo è la cosa a cui non avrei mai potuto rinunciare e anche dopo l'incidente ho sfidato i miei nuovi limiti riuscendo a superarli". Con un attivo di oltre cento lanci in solitaria, Laura si sta allenando con la sua squadra Real Dream (la prima squadra al mondo con una paracadutista in carrozzina) per gareggiare ai prossimi campionati italiani di RW4, ovvero "figure" in caduta libera formate da gruppi di paracadutisti.
Ma il "volo libero" non è l'unica passione di Laura, che ama viaggiare e girare il mondo. E così, insieme a Filippo Landi, paraplegico dal 2005 e plurimedagliato in competizioni nazionali di nuoto, dà vita al progetto "Liberamondo", promosso dall'associazione Liber-Hand (fondata da Laura e Filippo),  per avvicinare i disabili al mondo dello sport e dei viaggi. "Per diffondere il nostro progetto abbiamo scelto il camper, che è il mezzo di trasporto ideale per una ritrovata autonomia - spiega Laura - nel 2009 abbiamo girato l'Italia in lungo e in largo e parte dell'Europa per promuovere la cultura dell'accessibilità e della vita indipendente". Dal Trentino alla Toscana, dall'Umbria all'Emilia Romagna, dalla Sicilia alla Sardegna, fino ad arrivare a Berlino, Amsterdam, Parigi, Barcellona e  finire con due viaggi impegnativi negli Stati Uniti e in Australia. Un originale giro del mondo che, oltre ad essere mosso dalla voglia di viaggiare, è motivato dalla volontà di scoprire luoghi accessibili ai turisti disabili, tracciando una sorta di mappa con itinerari ad hoc. Con un bagaglio poco ingombrante, videocamera e macchina fotografica, Laura e Filippo realizzano dei veri reportage delle loro avventure che saranno presto inseriti su un sito web creato ad hoc.
"Il progetto Liberamondo sta diventando in un certo senso la nostra nuova carta d'identità - prosegue Laura -  le ultime tappe del camper sono state le Unità spinali di Firenze e Montecatone dove abbiamo presentato tutti i progetti sportivi della nostra associazione allo scopo di diffondere la cultura dello sport come strumento formidabile di riabilitazione e terapia, ma anche di ritrovata fiducia nelle proprie potenzialità. Non mi piace parlare di ‘abilità residue': se da un punto di vista sanitario è così, in realtà la condizione di disabilità apre orizzonti insperati entro i quali si può vivere a 360 gradi utilizzando nuovi strumenti, sfidando i nostri limiti e scoprendo nuove abilità".



fonte:http://www.superabile.it/

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