Il nuovo campione italiano di judo categoria 100 kg, che agli ultimi
campionati assoluti Csen di Terni ha vinto anche la cintura nera 1°
dan, si racconta. "Ho fatto altri sport prima di questo, ma nessuno mi
ha mai regalato il rispetto e la considerazione che ho riscosso nel
judo"
ROMA - Il judo per non vedenti ha il suo nuovo campione italiano. E' l'eugubino Ubaldo Cecilioni, portacolori del Centro Judo Ginnastica Tifernate,
che agli Assoluti di Terni del 9 dicembre scorso, passati in rassegna
sotto le insegne CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), che si cuce
sul judogi il tricolore nella categoria 100Kg. Il titolo è arrivato nel
torneo organizzato dalla FISPIC, ma nella classifica integrata CSEN,
che vede in elenco judoka normodotati e disabili, Ubaldo è secondo ed ha
meritato sul tatami la cintura nera 1° dan, che a norma di regolamento
CSEN va a primo e secondo classificato agli Assoluti. Gongola di gioia
l'atleta umbro, che a Terni era sotto gli occhi attenti del coach azzurro Pino Maddaloni e del coordinatore tecnico nazionale Augusto Mariotti,
e che doveva difendere il titolo già conquistato la scorsa stagione
allo Star Judo Club dello stesso Maddaloni. "Nella mia categoria ero
l'unico - dice Ubaldo, che fino a l'altro ieri era cintura marrona, e
che oggi ha ancora addosso l'adrenalina della gara in casa-, ma per
vincere la cintura nera CSEN mi sono confrontato con due judoka
normodotati, battendone uno ma perdendo dall'altro. Una grande
soddisfazione, io vengo dal tiro con l'arco e dal getto del peso, dove
ho vinto diversi titoli nazionali, ma in nessuno sport come nel judo ho
ricevuto rispetto e riconoscimento generale".
E' persona consapevole dei propri mezzi che non nasconde grandi ambizioni, Cecilioni. "Gli ultimi campionati di tiro con l'arco li ho fatti nel 2009 - continua Ubaldo-, poi è arrivata l'atletica, ma era molto faticosa e a livello internazionale non avevo grandi risultati. Invece, il judo mi ha offerto grandi possibilità, Ha un movimento molto strutturato, ha un calendario agonistico serrato e di altissimo livello, con Europei, Mondiali, Paralimpiadi. E' molto selettivo e c'è agonismo serio, ma proprio per questo è uno sport molto stimolante e motivante, io sono una persona ambiziosa e competitiva".
Non solo viaggi e podi, promette il judo, per Cecilioni è stato una grande scoperta: "Il judo mi ha dato grandi benefici soprattutto per la vita di tutti i giorni: mi ha insegnato a gestire l'autocontrollo e la calma, mi ha dato una migliore motricità del corpo e lucidità mentale, mi ha aiutato a reagire, a dare una risposta fisica nell'impatto con l'ambiente. Una persona che non vede, come me, tutto il giorno si trova a contatto con ostacoli, urta cose e spazi, e il judo è stato un vero toccasana". Ottime le prospettive anche di viaggiare: "Sì, solo l'anno scorso, ho fatto i Mondiali in Turchia, un raduno a Cuba, poi purtroppo è sfumato il sogno dei Giochi di Londra. Adesso ci stiamo preparando per gli Europei di Germania del prossimo aprile. Con il Maestro Maddaloni lavoreremo duro, non vogliamo fallire i prossimi Giochi. A nessuno piace perdere, tanto meno a uno che è abituato a vincere come lui, che non solo è una leggenda del judo, ma è il vanto del nostro movimento, perché è l'unico oro olimpico al mondo passato ad allenare una nazionale paralimpica".
fonte:http://www.superabile.it/
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