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sabato 15 dicembre 2012

Ubaldo Cecilioni: "Il judo ha migliorato la mia vita, anche se non vedo"

Il nuovo campione italiano di judo categoria 100 kg, che agli ultimi campionati assoluti Csen di Terni ha vinto anche la cintura nera 1° dan, si racconta. "Ho fatto altri sport prima di questo, ma nessuno mi ha mai regalato il rispetto e la considerazione che ho riscosso nel judo"
ubaldo cecilioni ROMA - Il judo per non vedenti ha il suo nuovo campione italiano. E' l'eugubino Ubaldo Cecilioni, portacolori del Centro Judo Ginnastica Tifernate, che agli Assoluti di Terni del 9 dicembre scorso, passati in rassegna sotto le insegne CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), che si cuce sul judogi il tricolore nella categoria 100Kg. Il titolo è arrivato nel torneo organizzato dalla FISPIC, ma nella classifica integrata CSEN, che vede in elenco judoka normodotati e disabili, Ubaldo è secondo ed ha meritato sul tatami la cintura nera 1° dan, che a norma di regolamento CSEN va  a primo e secondo classificato agli Assoluti. Gongola di gioia l'atleta umbro, che a Terni era sotto gli occhi attenti del coach azzurro Pino Maddaloni e del coordinatore tecnico nazionale Augusto Mariotti, e che doveva difendere il titolo già conquistato la scorsa stagione allo Star Judo Club dello stesso Maddaloni. "Nella mia categoria ero l'unico - dice Ubaldo, che fino a l'altro ieri era cintura marrona, e che oggi ha ancora addosso l'adrenalina della gara in casa-, ma per vincere la cintura nera CSEN mi sono confrontato con due judoka normodotati, battendone uno ma perdendo dall'altro. Una grande soddisfazione, io vengo dal tiro con l'arco e dal getto del peso, dove ho vinto diversi titoli nazionali, ma in nessuno sport come nel judo ho ricevuto rispetto e riconoscimento generale".
E' persona consapevole dei propri mezzi che non nasconde grandi ambizioni, Cecilioni. "Gli ultimi campionati di tiro con l'arco li ho fatti nel 2009 - continua Ubaldo-, poi è arrivata l'atletica, ma era molto faticosa e a livello internazionale non avevo grandi risultati. Invece, il judo mi ha offerto grandi possibilità, Ha un movimento molto strutturato, ha un calendario agonistico serrato e di altissimo livello, con Europei, Mondiali, Paralimpiadi. E' molto selettivo e c'è agonismo serio, ma proprio per questo è uno sport molto stimolante e motivante, io sono una persona ambiziosa e competitiva".
Non solo viaggi e podi, promette il judo, per Cecilioni è stato una grande scoperta: "Il judo mi ha dato grandi benefici soprattutto per la vita di tutti i giorni: mi ha insegnato a gestire l'autocontrollo e la calma, mi ha dato una migliore motricità del corpo e lucidità mentale, mi ha aiutato a reagire, a dare una risposta fisica nell'impatto con l'ambiente. Una persona che non vede, come me, tutto il giorno si trova a contatto con ostacoli, urta cose e spazi, e il judo è stato un vero toccasana". Ottime le prospettive anche di viaggiare: "Sì, solo l'anno scorso, ho fatto i Mondiali in Turchia, un raduno a Cuba, poi purtroppo è sfumato il sogno dei Giochi di Londra. Adesso ci stiamo preparando per gli Europei di Germania del prossimo aprile. Con il Maestro Maddaloni lavoreremo duro, non vogliamo fallire i prossimi Giochi. A nessuno piace perdere, tanto meno a uno che è abituato a vincere come lui, che non solo è una leggenda del judo, ma è il vanto del nostro movimento, perché è l'unico oro olimpico al mondo passato ad allenare una nazionale paralimpica".

fonte:http://www.superabile.it/

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