Nuovo blog

Presto il blog si trasferirà all'indirizzo disabilitasenzabarriere.it. Puoi già visitare il sito e inviarci la tua e-mail. La useremo soltanto per informarti quando il blog sarà attivo.
Un saluto!
Ilaria

giovedì 6 dicembre 2012

Pordenone, la stazione resta “vietata” ai disabili


PORDENONE. Accedere autonomamente ai treni nella stazione ferroviaria di Pordenone? I disabili e le persone che hanno problemi di mobilità possono aspettare.
E’ la sconcertante e amara considerazione che emerge dalla lettura della missiva con la quale la direzione territoriale produzione di Trieste di Rete ferroviaria italiana ha risposto alla richiesta del Comune di installare un servoscala per consentire ai disabili di poter utilizzare i sottopassi di accesso ai treni. Gli scalini, infatti, rappresentano barriere architettoniche insuperabili sia per chi giunge dal parcheggio di via Candiani, collegato con un sottopasso alla stazione, sia per chi accede dall’ingresso principale.
Una questione, o meglio uno scandalo, sollevati dal consigliere di Sel, Idv e lista civica, Giovanni Del Ben, in una interrogazione all’amministrazione comunale.
Su sollecitazione del consigliere, l’assessore, Nicola Conficoni, e la dirigente Federica Brazzafolli hanno preso carta e penna e scritto a Rfi per chiedere di intervenire. Il dirigente Carlo De Giuseppe ha risposto che sono stati già richiesti appositi finanziamenti non per l’installazione di servoscala, che impediscono l’utilizzo autonomo da parte dei disabili se non con l’assistenza di un accompagnatore abilitato al servizio, ma di altri impianti, come gli ascensori.
Nessuna certezza né se la richiesta verrà accolta, né sui tempi, anzi di sicuro non si metterà mano alla situazione prima del 2015. De Giuseppe, però, informa che Rfi «mette a disposizione in un circuito di 252 stazioni, tra le quali Pordenone, il servizio “sale blu” attivo 24 ore su 24».
Come funziona? Si invia una mail (salablu.trieste@rfi.it), almeno 24 ore prima della prevista partenza, o si telefona al numero 199.30.30.60, almeno 12 ore prima dall’apertura del servizio (dalle 6.45 alle 21.30) e si fissa un appuntamento per poter essere assistiti da personale Rfi fino al treno.
Nella stazione di Pordenone, per fare un esempio, gli assistenti di una persona in carrozzina dovranno sollevarla, portarla in discesa e in salita e quindi farla salire sul treno nel caso, molto frequente, in cui le porte non si aprano a livello della banchina.
Una procedura che, al di là dell’impegno del personale, appare poco dignitosa per persone che, senza prenotazioni e particolari incombenze (si pensi a cosa potrebbe accadere in caso di ritardi dei treni) hanno il diritto di poter accedere autonomamente ai treni. Basterebbero un ascensore o una scala mobile attrezzata e convogli che non comportano gradini per l’accesso. Ma, evidentemente, come per altri diritti negati, è impossibile.

fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it/

Nessun commento:

Posta un commento