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Ilaria

lunedì 10 dicembre 2012

Scuola, Miur: un docente sostegno ogni due alunni disabili

ROMA – Mantenuto il rapporto uno a 2 tra docenti per il sostegno e alunni con disabilita’. Lo ha stabilito il ministero dell’Istruzione che oggi ha presentato la direttiva che rinnova l’organizzazione territoriale e introduce nuovi strumenti d’intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali.
Potenziamento della cultura dell’inclusione scolastica, valorizzazione della funzione del docente per il sostegno, interventi personalizzati per alunni con bisogni speciali, riorganizzazione e potenziamento dei Centri territoriali di supporto istituiti presso scuole polo per costituire una rete di supporto al processo di integrazione mediante l’uso delle nuove tecnologie, ma anche offrendo un ausilio ai docenti secondo un modello cooperativo di intervento. E’ quanto stabilisce la nuova direttiva.
Presentata oggi alla presenza del sottosegretario Marco Rossi Doria, la direttiva definisce, dopo trentacinque anni dalla legge che diede avvio al processo d’integrazione nelle classi comuni, un’unica strategia di inclusione condivisa tra scuola, territorio e famiglie. E fornisce indicazioni per l’elaborazione di strategie d’intervento apposite e personalizzate per ciascun alunno, tenendo conto delle variegate situazioni presenti nell’area dello svantaggio scolastico. Il modello italiano di inclusione scolastica e’ considerato tra i migliori in Europa.
Le criticita’ emerse negli anni hanno permesso di considerare e ripensare un nuovo sistema, prefigurato dalla nuova direttiva presentata oggi. Gli alunni con disabilita’ si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre piu’ variegato, dove la discriminante tradizionale – alunni con disabilita’/alunni senza disabilita’ – non rispecchia pienamente la complessa realta’ delle classi. Per il Miur e’ opportuno dunque assumere un approccio educativo, per il quale l’identificazione degli alunni con disabilita’ non avviene solo sulla base dell’eventuale certificazione, ma anche individuando i bisogni educativi speciali dell’alunno ovvero: disabilita’, disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. In ogni classe infatti ci sono alunni che presentano una richiesta speciale di attenzione per una varieta’ di ragioni, per cui e’ necessario individuare un percorso didattico personalizzato. Importante anche il ruolo dei Cts (Centri Territoriali di Supporto), istituiti dagli Usr in accordo con il Miur presso scuole polo, che operano a supporto delle scuole offrendo consulenza e formazione per docenti, studenti e famiglie sulle nuove tecnologie per l’inclusione, coordinandosi con Province, Comuni, Municipi, servizi sanitari, associazioni delle persone con disabilita’ e dei loro familiari, centri di ricerca, di formazione e di documentazione.
E’ stato inoltre predisposto un portale* come ambiente di apprendimento-insegnamento e scambio di informazioni e consulenza. All’interno sono compresi i siti Handitecno ed Essediquadro, rispettivamente dedicati agli ausili e al servizio di documentazione dei software didattici. E’ presente una mappa completa dei Cts e dei Cti (Centri Territoriali per l’Integrazione), con eventuali link. Una pagina e’ dedicata alle associazioni delle persone con disabilita’ e dei loro familiari, e ai link diretti alle sezioni del sito Miur relative a disabilita’ e Dsa.
Il numero degli alunni con disabilita’ per l’anno scolastico 2011/2012, e’ stato di 215.590; nel 2010/2011 erano 208.521. Dall’andamento relativo alle certificazioni di disabilita’ si rileva che queste sono aumentate, dal 2000/2001 al 2010/2011 del 51%, passando dai 126.994 del 2000/2001 ai 208.521 del 2010/2011.
Gli insegnanti per il sostegno che, nell’a.s. 2010/2011, hanno raggiunto le 96.089 unita’ (nella sola scuola statale), pari al 12,1% del personale docente, nell’anno scolastico 2011/2012, sono oltre 98.000, con una percentuale del 12,8% rispetto all’intero corpo docente.

Fonte: www.agi.it

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