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Ilaria

martedì 11 dicembre 2012

Lorenzo e il «lavoro impossibile»

Un 24enne malato di tetraparesi spastica non trova un impiego perché quelli disponibili richiedono abilità che non ha

MILANO - Non significa fare lo schizzinoso o lo snob, è che Lorenzo come saldatore o gruista non può proprio lavorare. È malato di tetraparesi spastica e vive sulla sedia a rotelle fin da bambino. Per questo gli suona come una beffa il fatto che gran parte dei posti di lavoro riservati ai disabili, nella sua provincia (Chieti), sono inaccessibili per chi è come lui. Su dieci posizioni nelle liste di collocamento obbligatorio sei sono per saldatore (in un caso si specifica «ad alta pressione»), una da gruista e una da «montagista litografo». Anche i due posti rimanenti, per operatori socioassistenziali e infermieri, sono difficilmente alla sua portata. Eppure Lorenzo Torto (24 anni) voglia di darsi da fare ne ha tanta e ha anche esperienza lavorativa, da ultimo con un impiego precario alla consegna dei referti di un'azienda sanitaria. Come a tanti ragazzi della sua età, il contratto non è stato rinnovato il 29 settembre e non gli dà accesso nemmeno a un'indennità di disoccupazione.
LA LEGGE - Per ottenere «un lavoro decente», Lorenzo è arrivato anche a scrivere al presidente della Repubblica, al Parlamento europeo e alla Commissione giustizia dell'Ue perché il diritto del lavoro dei disabili, riconosciuto dalla legge 68/99, «di fatto non esiste». «Non a caso è in corso una procedura di infrazione contro l'Italia su questa materia. Quando leggo l'elenco di posti riservati a disabili con determinate mansioni lavorative che un disabile non può svolgere assolutamente mi rendo conto dell'ingiustizia che regna sovrana - afferma Lorenzo, che ha un messaggio per il ministro del Lavoro Elsa Fornero -. I giovani disabili italiani non sono choosy, schizzinosi, nella scelta del lavoro, sono senza futuro».

fonte:http://www.corriere.it/

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