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Ilaria

lunedì 29 ottobre 2012

Il ragazzo autistico sopravvissuto nel deserto

William Martin Lafever ha 28 anni ed è affetto da autismo. È stato protagonista di un’impresa davvero incredibile: è riuscito a sopravvivere per ben tre settimane in una delle zone più inospitali e insidiose del mondo, il deserto che occupa la parte occidentale dello Utah, negli Stati Uniti. Un paesaggio lunare, asciugato da un sole che butta sui sassi i suoi 40 gradi di fuoco. Tutto ciò che si può vedere sono solo brulle catene montuose e aride vallate color ruggine. William è sopravvissuto per tanto tempo cibandosi solo di rane e radici, e dissetandosi con l’acqua del fiume Escalante, sulle cui rive è stato alla fine trovato dall’elicottero della polizia che stava sorvolando la zona. Era emaciato, pelle e ossa, disorientato, debole tanto da non riuscire a sollevare le braccia, ma incredibilmente vivo.
“Quando ce lo siamo trovato di fronte non potevamo credere che fosse vivo” ha detto Shane Olfield, il pilota della Contea di Garfield che lo ha salvato. Il ragazzo ha raccontato di avere camminato per circa 80 chilometri in quei 21 giorni. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, sarebbe stato poi ricoverato in condizioni stabili al Garfield Memorial Hospital di Panguitch.
Tutto aveva avuto inizio il 6 giugno scorso, quando William, all’insaputa del padre, si era allontanato da casa con il suo cane per un’escursione con l’obiettivo di raggiungere la città di Page, in Arizona. Ma poco dopo essere andato via, il ragazzo aveva effettuato un’unica telefonata ai familiari dicendo di trovarsi poco lontano, di avere perso il cane e di essere stato derubato dei soldi e dell’attrezzatura per l’escursione, e comunque di non avere intenzione di fare ritorno a casa. Dopo di ciò, il silenzio fino al giorno del ritrovamento.
L’autismo è considerato una grave malattia ad esordio infantile che coinvolge essenzialmente la sfera psichica, quella delle interazioni sociali e delle emozioni. Nell’ambito di questo disturbo complesso e ancora in parte misterioso della funzione cerebrale, possono essere presenti in modo isolato ed eccellente singole competenze che vanno ben oltre la normalità. Tutto ciò deve costituire elemento di attenta riflessione verso coloro che la società, spesso in maniera frettolosa e superficiale, liquida come disabili, cioè privi di risorse. Nel caso specifico, possiamo davvero dire che William ha dimostrato di possedere una diversa grande abilità.

fonte:http://www.lottimista.com/

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