William Martin Lafever ha 28 anni ed è affetto da autismo. È stato protagonista di
un’impresa davvero incredibile: è riuscito a sopravvivere per ben tre
settimane in una delle zone più inospitali e insidiose del mondo, il
deserto che occupa la parte occidentale dello Utah, negli Stati Uniti.
Un paesaggio lunare, asciugato da un sole che butta sui sassi i suoi 40
gradi di fuoco. Tutto ciò che si può vedere sono solo brulle catene
montuose e aride vallate color ruggine. William è sopravvissuto per
tanto tempo cibandosi solo di rane e radici, e dissetandosi con l’acqua
del fiume Escalante, sulle cui rive è stato alla fine trovato
dall’elicottero della polizia che stava sorvolando la zona. Era
emaciato, pelle e ossa, disorientato, debole tanto da non riuscire a
sollevare le braccia, ma incredibilmente vivo.
“Quando ce lo siamo trovato di fronte non potevamo credere che fosse vivo” ha detto Shane Olfield, il pilota della Contea di Garfield
che lo ha salvato. Il ragazzo ha raccontato di avere camminato per
circa 80 chilometri in quei 21 giorni. Secondo quanto riportato dalla
stampa locale, sarebbe stato poi ricoverato in condizioni stabili al Garfield Memorial Hospital di Panguitch.
Tutto aveva avuto inizio il 6 giugno scorso, quando William,
all’insaputa del padre, si era allontanato da casa con il suo cane per
un’escursione con l’obiettivo di raggiungere la città di Page, in
Arizona. Ma poco dopo essere andato via, il ragazzo aveva effettuato
un’unica telefonata ai familiari dicendo di trovarsi poco lontano, di
avere perso il cane e di essere stato derubato dei soldi e
dell’attrezzatura per l’escursione, e comunque di non avere intenzione
di fare ritorno a casa. Dopo di ciò, il silenzio fino al giorno del
ritrovamento.
L’autismo è considerato una grave malattia ad esordio infantile che
coinvolge essenzialmente la sfera psichica, quella delle interazioni
sociali e delle emozioni. Nell’ambito di questo disturbo complesso e
ancora in parte misterioso della funzione cerebrale, possono essere
presenti in modo isolato ed eccellente singole competenze che vanno ben
oltre la normalità. Tutto ciò deve costituire elemento di attenta
riflessione verso coloro che la società, spesso in maniera frettolosa e
superficiale, liquida come disabili, cioè privi di risorse. Nel caso
specifico, possiamo davvero dire che William ha dimostrato di possedere
una diversa grande abilità.
fonte:http://www.lottimista.com/
Blog nato a partire dalla mia esperienza di volontariato in piscina a contatto con persone con disabilità(ecco il perchè di "acquasenzabarriere"), successivamente ampliato anche a tematiche più generali, ma comunque curiose ed interessanti fonti di riflessione.
Nuovo blog
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Un saluto!
Ilaria
lunedì 29 ottobre 2012
Il ragazzo autistico sopravvissuto nel deserto
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