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Ilaria

venerdì 26 ottobre 2012

Lo sfrattano: disabile protesta. "Ma un vigile mi ha aggredito"


 Malato. Sfrattato. Ed ora anche probabilmente aggredito da un vigile urbano. Continua ad essere davvero triste il destino di Giorgio Pagano, un ragazzo di 33 anni affetto da distrofia muscolare. Vive a Castelfranco dell'Emilia a pochi chilometri dalle zone più colpite dal sisma. La sua quotidianità è fatta di una continua dipendenza dalla sedia a rotelle che gli permette di muoversi, da un respiratore al quale deve stare attaccato per 16 ore al giorno e da una persona che gli fornisce una assistenza ininterrotta. La sua pensione purtroppo non è sufficiente per tutto. Così si è trovato ben presto di fronte ad un bivio: o saldava l'affitto o pagava chi lo assiste. Giorgio ha scelto ovviamente l'assistenza dalla quale non può prescindere. La padrona di casa ovviamente non è stata con con le mani in mano e dopo i vari solleciti di pagamento è riuscita ad ottenere dal giudice lo sfratto esecutivo. Scatterà il prossimo 31 dicembre. Una data davvero poco felice: quando il resto degli italiani saranno colti dal dubbio se festeggiare a casa, al ristorante od in piazza, Giorgio si ritroverà in strada senza sapere dove andare e soprattutto come fare a far funzionare quel respiratore.
SOTTO IL COMUNE - Da molto tempo aveva tentato di rivolgersi alla Regione ed al Comune ma a suo dire non ha mai ricevuto risposte soddisfacenti. Lui ha sempre chiesto una mano a trovare un'abitazione meno costosa di quella in cui si trova attualmente. Non ricevendo le risposte che si attendeva e con lo spirito di chi non ha più niente da perdere aveva deciso nei giorni scorsi di fare un gesto eclatante. Si era messo sotto la  sede del Comune di Castelfranco in una sorta di picchetto per ottenere quell'attenzione di cui lamentava fin qui l'assenza. Due gli striscioni esposti. Nel primo era scritto: “Giorgio non vuole arrivare a questo, preferisce morire prima sotto la casa delle istituzioni che, finora, non gli hanno dato alcuna assistenza domiciliare e nessun tipo di aiuto economico".  In un altro cartello si aggiunge: “Malato da tre anni di distrofia muscolare, cardiopatico con pacemaker e respiratore per 16 ore al giorno, Pagano fa sapere che questa iniziativa non vuole essere né una minaccia, né un ricatto, ma solo l'ultimo grido di dolore". L'assessore alle politiche sociali del Comune aveva annunciato di voler risolvere la situazione ma a queste parole non sono seguite al momento ulteriori novità.
“AGGREDITO DA UN VIGILE” - Proprio nei frangenti di questa estrema protesta si sarebbe consumato il fattaccio. Un vigile urbano, piuttosto esperto, lo avrebbe aggredito. Il referto del pronto soccorso allegato alla denuncia presentata da Pagano parla di “trauma distorsivo rachide cervicale” con una prognosi i 4 giorni. Ecco, secondo Giorgio, quello che sarebbe accaduto: «Intorno alle 13:15 del 17 ottobre si avvicina al mio presidio un vigile con l'intento di buttare giù tutta la roba che avevo preparato come cartelli e striscioni. Io chiesto come mai volesse far questo visto che non stavo dando fastidio a nessuno. Dopo un po' che ci siamo presi a parole mi ha spinto dalla sedia prendendomi per il collo, io gli sono andato ancora più incontro per vedere dove volesse arrivare. “Vediamo cosa riesci a fare con le tue braccine che ti rompo anche quelle” ha aggiunto il vigile che continuava a stringermi per il collo, poi mi ha anche graffiato. Poi si stava allontanando, io ho preso un sasso minacciando di tiraglielo se fosse tornato. Alcuni passanti che avevano assistito alla scena urlavano di tutto al vigile che si è allontanato. Sono arrivati dei suoi colleghi che mi hanno ribadito che dovevo togliere tutta la mia roba. Ho eseguito: so che posso aver fatto qualcosa contro la legge nel protestare in questo modo ma non c'era bisogno che venissi picchiato da un vigile. Per questo l'ho denunciato e aperto una petizione affinché venga sospeso».
IL VIGILE NEGA - La versione del vigile urbano sarebbe ben diversa, ribadita dal suo sindacato: l'agente avrebbe lui stesso riportato delle ferite con una prognosi di sei giorni certificata anche in questo caso dal pronto soccorso. A detta del vigile sarebbe stata la carrozzina di Giorgio a provocargli una forte contusione al piede. Il sindacato della polizia municipale si è detto sdegnato da un episodio che conferma i pericoli a cui sono sottoposti gli agenti, reclamando la concessione di una polizza infortuni. Il caso probabilmente arriverà nelle aule di giustizia. E mentre ognuno fornisce la sua versione dei fatti si avvicina il 31 dicembre quando Giorgio Pagano si ritroverà davvero fuori casa in gravi condizioni di salute senza sapere dove andare.

fonte:http://affaritaliani.libero.it/

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