Franco Fontana, uno dei più importanti fotografi italiani, è stato
tra i primi a dare la sua disponibilità. Poi un maestro come Bernardo
Bertolucci ha subito aderito al progetto e tra meno di un mese inizierà a
girare una pellicola sull’argomento. Pure un teatrante come Pippo
Delbono si è immediatamente prestato ed è in procinto di filmare una
performance ad hoc. Se la presentazione ufficiale del progetto della
neonata Fondazione Ircdd – Istituto di Ricerca per la Comunicazione
della Disabilità e del Disagio – avverrà solamente il prossimo 3
dicembre al Teatro Carignano, numerose le sono le adesioni e in questi
giorni già si lavora all’evento d’esordio che si prospetta all’insegna
della pluralità di linguaggi. L’Ircdd, presieduto dal professor Liborio Termine e nato in seno all’ateneo torinese, si caratterizza come struttura a rete di Università italiane, europee e dall’area del Mediterraneo e conta l’interesse di 220 atenei di 45 paesi. «L’idea – spiega Termine – di creare la Fondazione è nata dopo aver letto la dichiarazione della cantautrice britannica Corinne Bailey Rae. Alla domanda su cosa fosse tabù al giorno d’oggi, lei ha risposto: essere disabile. L’artista faceva riferimento a un sondaggio secondo il quale il 40% di bambini con disabilità crede che crescendo morirà o diventerà sano. Questo perché i mezzi di comunicazione non mostrano quasi mai adulti disabili. Il fatto ci ha molto colpito e fatto riflettere, per cui abbiamo deciso di creare un istituto di ricerca nell’ambito della comunicazione che leghi “disabilità” e “normalità”».
Il primo passo è stato realizzare un laboratorio su «L’immagine e la visione negata» tenuto proprio da Fontana che ieri, a Palazzo Madama, ha lavorato con un gruppo di dieci persone disabili dell’associazione Aips Onlus, con l’obiettivo di realizzare degli scatti da utilizzare nella mostra che si inaugurerà al Carignano proprio il 3 dicembre. Le diverse fasi della giornata sono state documentate dal regista Michelangelo Dotta in un film che accompagnerà l’allestimento. «Quello – dice Fontana – che sto cercando di fare è capire come posso mettere al servizio dei ragazzi la mia esperienza. Vorrei riuscire a interpretare la loro personalità creando una simbiosi con un ambiente suggestivo come quello di Palazzo Madama».
Le fotografie in mostra saranno raggruppate in un libro presentato sempre nella serata di dicembre unitamente a un volume su come la letteratura italiana dal 900 a oggi ha tratteggiato la disabilità, partendo da Pirandello fino ad arrivare a Paolo Giordano. Durante l’evento del Carignano verranno proiettati il filmato di Delbono e quello che Bertolucci realizzerà su come appare la realtà vivendo su una sedia a rotelle.
fonte:http://www.lastampa.it/
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