Ma lo sapevate che dentro il cocktail dell'estate, l'esotico e fresco mojito, c'è anche dell'angostura? Sapete cos'è l'angostura? Un amaro concentrato, un estratto di corteccia dal sapore fortissimo, talmente acre da essere sgradevole all'olfatto E persino un po' nauseante. Proprio per questo va utilizzato con il contagocce, a piccole dosi. Ho fatto questa scoperta alcune sere fa, mentre all'ora dell'aperitivo vedevo un mio amico barman intento nella preparazione di questo cocktail estivo. Triturava il ghiaccio, sminuzzava la menta, mescolava lo zucchero di canna, spremeva del lime... e alla fine eccolo con questa piccola e strana boccetta in mano che ha scatenato la mia curiosità. Una, due, tre gocce ed ecco il mojito servito! Appena l'ho annusato e sorseggiato ho sentito l'angostura... Effettivamente una sensazione nauseante anche se quel drink cubano era tanto buono quanto rinfrescante.
Mentre lo gustavo la mia mente ha cominciato a
fantasticare e ho iniziato a pensare a questo cocktail come metafora
dell'integrazione o forse, più in generale, della vita. L'angostura da
sola, come già detto, è assolutamente disgustosa, eppure, se mischiata
agli altri ingredienti rende più squisito il prodotto finale. Per questo
ho pensato di paragonarla alla disabilità, una realtà amara, alcune
volte perfino maleodorante e nauseante al primo impatto, se lasciata da
sola, se abbandonata a se stessa.
Dunque, mischiamo alcune gocce di
disabilità/angostura con un po' di freschezza creativa/menta , un po' di
fiducia/lime e due cucchiaini di dolce ironia/zucchero di canna.
Aggiungere ghiaccio tritato/stima reciproca. Ecco creato un
mojito/contesto fresco, rinfrescante e con effetto inebriante! La
bravura del barman/educatore è dunque quella di saper dosare bene tutti
gli ingredienti/qualità a disposizione, di mescolarli con giudizio fino
ad arrivare ad incantare ed affascinare, durante la preparazione di
questo mix di elementi/ingredienti, tutti i clienti di passaggio di
questo bar/società.
Mentre finivo il mio cocktail ho pensato all'happy
hour di Ligabue... "E la vita che non spendi che interessi avrà?". Bella
domanda... quasi quasi ne bevo un altro!
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