Nuovo blog

Presto il blog si trasferirà all'indirizzo disabilitasenzabarriere.it. Puoi già visitare il sito e inviarci la tua e-mail. La useremo soltanto per informarti quando il blog sarà attivo.
Un saluto!
Ilaria

venerdì 23 novembre 2012

Cinzia Chiarini: contusa e felice !


Si descrive parafrasando il titolo di una canzone di Carmen Consoli la vulcanica creativa Cinzia Chiarini di Pontedera (Pi), paraplegica a causa di un incidente. Una donna che morde la vita gustandola a pieni morsi, urlando la sua femminilità e utilizzando tutta la sua creatività per sensibilizzare a tematiche sociali importanti, attraverso la realizzazione di progetti grafici e teatrali molto interessanti.
Ha sfilato sulla passerella del Crystal Club di Roma per la prima edizione di “Modelle & Rotelle”, concorso-evento organizzato da Vertical - Fondazione italiana per la cura della paralisi Onlus – per raccogliere fondi e per sensibilizzare al tema della disabilità al femminile.

Chi ha studiato il tuo look? Rispecchiava la tua personalità? Valorizzava la tua femminilità?
Diversi stilisti con le loro collezioni si sono resi disponibili ed hanno messo a disposizione la loro esperienza. Ci hanno vestito rispettando la nostra personalità e le nostre esigenze. Il vestito che ho indossato mi rispecchiava e valorizzava la mia personalità, diciamo che mi ci sentivo bene dentro.

E' la prima volta che partecipi ad manifestazione simile? Che cosa ti ha spinto ha parteciparvi? E come ci sei arrivata?
Non è la prima volta che sfilo. Ho già fatto una sfilata nel 2000 a Roma, all'EUR, organizzata da Ileana Argentin. Eravamo sedici ragazze tutte in carrozzina e poi ho ripetuto l'esperienza in qualche sfilata locale nella zona dove abito, ma dove l'unica a sfilare in carrozzina ero io. A partecipare a “Modelle & Rotelle” mi ha spinto quella punta del mio sano ego a cui piace sempre mettersi in mostra. La convinzione che una ragazza, nel mio caso una donna, deve avere pari opportunità da vivere indipendentemente se su un “trono” a ruote o meno. Il mondo non è solo di chi sta in piedi. Su questa terra ci deve essere posto per tutti e tutti devono avere gli stessi diritti e le stesse opportunità, ognuno rispettando i propri doveri.
Alla sfilata sono arrivata in macchina...ahahahahahah …. scherzo!!! Conosco Fabrizio Bartoccioni, fondatore e presidente della Vertical da sedici anni, come si dice in Toscana, siamo compagni di merende. Eravamo in ospedale insieme al Centro Traumatologico Ortopedico di Firenze. Mi ha chiesto lui se volevo partecipare.



Credo sia venuto il momento di conoscere la Cinzia di tutti i giorni, ora. Chi è? Che cosa fa?
Cinzia di tutti i giorni è una donna che viaggia a ruota libera. Una testa e uno spirito libero che sogna, che ama, vive da sola in campagna circondata da bellissime colline toscane. Una donna che ha costruito la sua indipendenza organizzandosi in funzione dei suoi limiti. Guida la macchina, si muove indipendentemente, va in piscina, fa laboratorio teatrale, organizza laboratori sul riciclaggio nelle scuole e crea oggetti con materiali riciclati, recuperando oggetti che comunemente vengono buttati... Una creativa direi!!! Inoltre legge, scrive, ascolta musica e le piace il cinema, una donna che vive intensamente la sua vita, circondata da persone che le vogliono bene.
Immagine: una foto di Cinzia
Ci racconti, a modo tuo, il passaggio dal mondo “normale” a quello di Oz?
Una sera di settembre lo scontro con un albero ha cambiato il percorso della mia vita in un nano secondo. Improvvisamente, mi son trovata catapultata in un mondo a me sconosciuto, quello dell'handicap. Impatto duro, ma che non ha intaccato la mia voglia di vivere e di credere nella vita. Ho solo messo un punto e da qui sono ripartita. Certo, non è stato facile ripartire e niente mi è stato regalato. Ho pianto, sofferto e lottato per riorganizzare la mia vita, sapevo che avevo dentro di me la forza e l'energia per farlo. Dovevo raggiungere un mio equilibrio e ci son riuscita. Oggi mi sento una donna pienamente soddisfatta di sé - contusa e felice - con ancora tante cose da fare, scoprire e sopratutto da imparare.

Contusa e felice... Colgo una forte autoironia. Lo sei diventata, autoironica, o lo sei sempre stata?
Son sempre stata una persona molto ironica, mi piace ridere e far ridere. Il mio spirito toscano contribuisce alla mia ironia.
Il mondo delle donne e il mondo delle donne con disabilità, spesso, corre su due binari paralleli. Perché?
Perché spesso una donna con disabilità viene identificata come la poverina che niente può. Niente storie d'amore, né storie di sesso, né storie di moda, di sfilate, di lavoro... Una donna disabile viene identificata solo come tale, invece noi donne disabili, siamo e ci sentiamo donne e a tutti gli effetti nonostante i nostri limiti, ma purtroppo esistono ancora molti pregiudizi e vizi di pensiero a riguardo. C'è ancora tanto da fare per sconfiggere queste barriere mentali.

fonte:http://www.uildm.org/

Nessun commento:

Posta un commento