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Ilaria

giovedì 29 novembre 2012

Donna disabile vince causa contro colosso dell'abbigliamento



Una donna disabile di Londra
 ha vinto una causa contro l’azienda 
di abbigliamento Abercrombie and Fitch. 
Riam Dean ha una protesi al braccio, 
ed è stata “sminuita ” perché non 
incontra la politica di immagine del negozio. 
Per la donna 21enne £ 8.000
 di rimborso perché l’Abercrombie
 and Fitch non ha rispettato il diritto
 del lavoro. Il tribunale di Londra non
 ha ritenuto colpevole A & F di discriminazione,ma di molestie illegali 
per la disabilità della ragazza.
 Riam è nata senza l’avambraccio sinistro e quando la società ha scoperto
 la sua disabilità ha convenuto che avrebbe dovuto indossare un golf per 
coprire il punto di funzioni tra la protesi nella parte superiore del suo braccio.
 Riam Dean era stata assunta per lavorare con pubblico e poi è stata spostata 
in magazzino. 
 La giuria ha riconosciuto alla ragazza che il comportamento dei datori di lavoro l’ha 
fatta sentire “umiliata” e ha leso la sua fiducia in se stessa, stabilendo che 
era stata licenziata ingiustamente e perseguitata, ma non ha riconosciuto
 alcuna discriminazione. La Dean ha cercato di dimostrare che la politica di 
immagine del negozio consiste nell’assumere solo dipendenti giovani e belli, 
per sfruttare palesemente l’attrazione sessuale per vendere i vestiti. La A & F
 afferma che la politica da rispettare per tutti i suoi dipendenti per quanto 
 riguarda l’immagine è di ispirarsi ad un look naturale in classico stile americano.
 In un manuale della lunghezza di 40 e più pagine l’azienda descrive 
minuziosamente come ogni dipendente dovrebbe presentarsi, ad esempio
 sfoggiando “taglio di capelli classico” e unghie “non più di un quarto di pollice
 più della punta del dito”. 
I dipendenti sono invitati a “presentarsi benissimo mentre esprimono la propria
 individualità”. Ma la Dean ha sostenuto la violazione della propria dignità e il
 tribunale le ha dato parzialmente ragione, stabilendo che la ditta non ha rispettato
 l’obbligo di adattarsi ragionevolmente alla disabilità della ragazza. La madre della
 Dean si è dichiarata contenta del risultato del processo, mentre Riam appena
 dopo l’arrivo della sentenza ha commentato: “Non ho mai lasciato che la mia 
disabilità mi avvantaggiasse per vivere una vita soddisfacente.
 Non voglio un trattamento speciale.”

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