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Ilaria

mercoledì 21 novembre 2012

Malati di Sla, il ministero raddoppia i fondi. "Sospendiamo lo sciopero della fame"

comitato 16 novembre
"L'invito e' a non drammatizzare la situazione e a fidarsi di Governo e Parlamento che non li lasceranno soli". Renato Balduzzi, ministro della Salute, risponde cosi' alle proteste dei malati di Sla che manifestano al ministero dell'Economia contro i tagli ai fondi per la non autosufficienza.
"A tutti i malati che stanno portando avanti lo sciopero della fame, prego di interromperlo. Abbiamo ricevuto delle risposte. Il Senatore Ignazio Marino si preso personalmente carico di parlare con il Ministro Balduzzi. Ha ammesso insieme al Sottosegretario Polillo che i 200 milioni sono una cifra inconsistente". Lo ha detto Mariangela Lamanna, vicepresidente del comitato di malati di Sla '16 settembre', dopo l'incontro con il sottosegretario Polillo al Ministero dell'economia.
LA CRONACA DELLA GIORNATA
Arrivano a Roma da diverse parti d’Italia, i disabili gravi e gravissimi, malati di sclerosi laterale amiotrofica e non solo, che si ritrovano nel Comitato 16 novembre. Determinati più che mai a “non accettare elemosine” e ad ottenere quello che, come ribadiscono, è un diritto costituzionale: il diritto all’assistenza, ad un’assistenza dignitosa. A un mese esatto dall’inizio della loro mobilitazione ma non del loro calvario, è previsto prima il presidio davanti al ministero dell’Economia. Per chiedere almeno 400 milioni di euro, “il minimo per un’assistenza dignitosa – ribadisce la dottoressa Mariangela Lamanna portavoce del Comitato, raggiunta in questi minuti al telefono -: cioè, 16mila euro in casa contro i 70-90 mila per l’assistenza nelle strutture”.
VOGLIAMO DIRITTI O CI LASCIAMO MORIRE - E davanti al ministero non sono intenzionati a scendere a compromessi. I malati costretti a stare attaccati ad apparecchiature elettromedicali andranno in piazza solo con i respiratori, senza le batterie di ricambio e senza ambulanze. “O usciamo con 400 milioni e l’impegno preciso e blindato del governo, o saluteremo tutti, chi in un modo chi nell’altro” dice Lamanna, a confermare le parole del segretario del Comitato Salvatore Usala, che proprio ieri aveva scritto: “Per meno di 400 milioni finalizzati per le gravissime disabilità secondo l'incidenza, ci lasciamo morire. Vogliamo diritti, non vogliamo vivere a tutti i costi una vita indegna”. Cosa si aspettano accad, quali reazioni da parte del governo? “Ci offriranno 300mila euro e noi rifiuteremo”, risponde senza esitazione Lamanna.

Uno degli ultimi contatti con il governo, in queste ore concitate, è stata la telefonata del dottor Patacchia, della segreteria del ministro alla Salute Balduzzi, alla dottoressa Lamanna: “Noi siamo pronti, vi aspettiamo il 21, qualcosa in più l’abbiamo recuperato”. “Ma se hanno fatto una colletta ministeriale – commenta la rappresentante del Comitato - e ci offrono elemosina, noi rispondiamo che l’elemosina non la vogliamo”.

LO SCIOPERO DELLA FAME - Intanto, chi fa lo sciopero della fame già da settimane è molto debilitato. “Stanno male, si verificano scompensi glicemici, i respiratori vanno in tilt”. Sono continuamente monitorati e vengono somministrate soluzioni integrative a base di glucosio. In particolare uno dei malati ha intrapreso lo sciopero totale della fame ed è fortemente intenzionato a intraprendere anche quello delle medicine e dei liquidi: “Da giorni stiamo pregandolo di aspettare almeno fino a domani”. Quante persone si ritroveranno davanti al ministero domani non è facile prevederlo. Si sa che le adesioni sono tantissime, che gente si sta muovendo da tutta Italia. “Dalla Puglia, ad esempio, da dove arrivo io, abbiamo prenotato un intero albergo”, dice Lamanna.
"NON E' IMPOSSIBILE TROVARE I SOLDI" - I malati di Sla chiedono al governo che nella Legge di Stabilità si stanzino risorse adeguate per garantire l'assistenza dei disabili non autosufficienti. In mancanza di risposte certe e immediate, minacciano di lasciarsi morire per mancanza di ossigeno. A loro voglio rivolgere un appello accorato affinchè non portino la sacrosanta protesta a conseguenze estreme e imprevedibili. Siamo dalla loro parte e, come abbiamo già fatto alla Camera, al Senato ci batteremo affinche' questi diritti fondamentali siano garantiti". E' quanto scrive, in un articolo sul quotidiano Europa, il vicepresidente del Senato Vannino Chiti in riferimento alla protesta dei malati di Sla. "Il 'Comitato 16 novembrè - prosegue Chiti - chiede che il fondo venga quantomeno raddoppiato, portandolo a 400 milioni. Trovare la copertura per stanziare ulteriori 200 milioni non è un compito impossibile, se rapportato al complesso della Legge di Stabilità, senza ovviamente modificare gli equilibri finanziari già fissati. Il risanamento è indispensabile, ma non si realizza colpendo chi è piu' debole e indifeso".

fonte:http://affaritaliani.libero.it/

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