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Ilaria

domenica 25 novembre 2012

Se una madre porta il figlio disabile da una prostituta

ROMA – Sesso e disabilità. La storia di una madre che porta il figlio, disabile, in una casa per appuntamenti. Una storia raccontata nel blog Invisibili di Simone Fanti, che lui stesso ha trovato sul web. Una madre, single, porta il figlio, disabile da una prostituta: “Anche se c’è un danno cerebrale, i nostri figli crescono e gli ormoni quelli sono”. Fanti riprende il commento di Queen Ann ad un suo post. Anche lei ha un figlio disabile e sa cosa vuol dire conciliare nella sua vita tutti gli aspetti, siano essi affettivi o sessuali.
Queen Ann racconta la storia della sua amica, sorpresa da un blitz delle forze dell’ordine in un bordello. Lei era lì ad aspettare che il figlio finisse, con la sua “ragazza fissa”, sempre la stessa che lo accoglieva. Imbarazzo. Non per la madre o per le prostitute, che vedono il sesso nella sua normalità. Imbarazzo tra gli agenti, che hanno identificato anche madre e figlio alla centrale. Imbarazzo del magistrato, che impreparato a quella situazione non sapeva cosa fare.
Il colloqui riportato da Queen Ann tra magistrato e madre è “surreale”: Magistrato: “Dove è suo marito?”. Madre: “Io non ho marito, mi ha lasciato, pochi disabili hanno il padre”. Magistrato: “Ma lei non ha un fratello o un amico per queste cose?”. Madre: “No sono figlia unica e questa faccenda non si delega agli amici”.
Queen Ann spiega: “I danni cerebrali a volte provocano modifiche fisiche significative (bava alla bocca, incapacità di camminare) ma la voglia di affetto, di un abbraccio, di un rapporto c’è sempre. Però nessuno dei normali si sofferma su questo problema: per tutti il disabile è un “infelice” (come si diceva una volta) e non un essere umano con i suoi sentimenti e i suoi bisogni – e continua -. Ho l’impressione, poi, che molta gente non si renda conto che i nostri figli debbano farsi la barba come tutti e dobbiamo fargliela noi e così per tante altre cose”.
“La mia amica ha trovato un’altra “casa”, il figlio sembra contento della “nuova ragazza”, non ha avuto conseguenze, l’ex marito non ha saputo niente e il 14 febbraio ha ricevuto un mazzetto di roselline – conclude Queen Ann -. Forse c’è qualcosa pure per lei da parte di qualcuno di quella sera. Perché spesso quello che si nega ad un disabile si nega anche alla madre”.

fonte:http://www.blitzquotidiano.it/

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