Rimsha
era già stata rilasciata l'8 settembre, dopo tre settimane trascorse in
un carcere per adulti, in seguito alla svolta dell'arresto dell'imam
che per denunciarla avrebbe inserito le pagine del Corano in una busta
della ragazza contenente carta bruciata. La polizia aveva detto alla
magistratura di assolverla e aveva chiesto l'incriminazione dell'imam
per falsificazione di prove e blasfemia.
Paul Bhatti, l'unico ministro cristiano nel governo pakistano, ha confermato la sentenza di assoluzione: "Giustizia è stata fatta e il diritto è stato applicato dal tribunale". "Questa sentenza darà un'immagine positiva del Pakistan alla comunità internazionale mostrando che c'è giustizia per tutti e che il Paese vuole tolleranza". Dopo il rilascio, Rimsha e la sua famiglia erano state trasferite in una località segreta per il timore di aggressioni.
Paul Bhatti, l'unico ministro cristiano nel governo pakistano, ha confermato la sentenza di assoluzione: "Giustizia è stata fatta e il diritto è stato applicato dal tribunale". "Questa sentenza darà un'immagine positiva del Pakistan alla comunità internazionale mostrando che c'è giustizia per tutti e che il Paese vuole tolleranza". Dopo il rilascio, Rimsha e la sua famiglia erano state trasferite in una località segreta per il timore di aggressioni.
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