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Ilaria

mercoledì 21 novembre 2012

Mamma di 85 anni e figlio disabile lasciati senza gas e riscaldamento

La signora Renata Mario

PADOVA - Un’anziana signora con figlio disabile al freddo e senza gas, ha improvvisato un sit-in di protesta presso gli uffici della E.On. Mattinata movimentata alla sede di Conselve della società che gestisce la distribuzione del gas nel conselvano, dove di buon mattino si è presentata Renata Mario, 85 anni, vedova e con un figlio disabile al 100%.

L'anziana, che ha acquistato a Due Carrare una casa di nuova costruzione, aveva «con largo anticipo» organizzato la connessione ai diversi servizi e utenze, quali luce e acqua, provvedendo al pagamento degli allacciamenti per il tramite del costruttore.

«Il 5 novembre - dice il figlio Ruggero, che vive all'estero, ma che aveva predisposto la sequenza degli atti amministrativi - mi ero recato presso gli uffici della E-On a Conselve per chiedere la posa del contatore, ricevendo assicurazioni: entro due settimane si sarebbe proceduto in tal senso. Non avendo più avuto notizie, mia madre è tornata a Conselve, dove le è stato consigliato di procurarsi due bombole di gas e scaldarsi con quelle», continua il signor Marcato. Ricorda pure che della delicata situazione si è interessato il sindaco di Due Carrare Sergio Vason, chiamando in causa la società.

Constatato che non si riusciva a venire a capo di nulla, l'anziana si è accampata nell'ufficio della compagnia, dove poi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Conselve, allo scopo di dare un aiuto alla signora. Il maresciallo Ferracane, che comanda la stazione, le ha fatto pertanto prendere contatti con la sede milanese di E-On, ricevendo assicurazioni che nei giorni a venire la situazione sarà risolta. Rassicurata, la signora è andata a casa. Ma il figlio Ruggero si è rivolto alla direzione generale della società con parole di fuoco facendo presente che alla data del 19 novembre «un'anziana con figlio disabile vivono infreddoliti, sozzi e affamati, senza riscaldamento, senza fornelli e senza acqua calda sanitaria». Solo dopo le insistenze della famiglia, la società di distribuzione ha fissato un appuntamento per giovedì. Una soluzione che tuttavia, commenta Marcato «nulla toglie al fatto che dovremo sopportare questo disservizio per altri giorni ancora con pregiudizio per la salute oltre che gli indubbi disagi che si stanno patendo».

fonte:http://www.ilgazzettino.it/

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