Brescia. «Bella donna con disabilità offresi come modella». Non è
uno scherzo nè una provocazione, piuttosto l'idea coraggiosa e
innovativa di una trentanovenne bresciana affetta da tetraparesi
spastica.
Cinzia Rossetti è la protagonista di una storia che di
comune ha ben poco, ma che la dice lunga sul coraggio e la voglia di
vivere di chi, pur tra mille difficoltà, non ha rinunciato ai suoi
sogni.
Cinzia convive da sempre con una malattia fortemente
invalidante, eppure nell'arco di questi 39 anni si è laureata in Scienze
dell'Educazione, ha trovato un lavoro presso la Bottega Informatica, ha
fondato una associazione di volontariato (si chiama «Zanzébia» e nel
maggio scorso è stata insignita del premia «Città di Brescia Albino de
Tavonatti») e ora sta tentando di andare a vivere da sola. Conduce,
insomma, una esistenza «quasi» normale, e proprio per questo non vuole
rinunciare al suo «diritto ad essere bella e femminile». Così, ha deciso
di posare per un book fotografico alquanto inconsueto.
«L'IDEA MI È
NATA giusto un anno fa, quando sono stata a Torino a vedere una mostra
di Paolo Ranzani nella quale spiccavano un paio di foto che ritraevano
atleti disabili come la ballerina Simona Atzori e la medaglia d'oro del
basket Andrea Rocca», racconta Cinzia dalla sua casa di Botticino, dove
vive con la famiglia nell'attesa di avere un'abitazione tutta sua. «Da
lì ho iniziato a coltivare il sogno prima di portare la mostra a Brescia
e poi di diventare io stessa protagonista di alcune fotografie, per
dimostrare come anche una persona affetta da disabilità possa essere
fiera del suo aspetto fisico e del suo essere donna», sottolinea Cinzia,
che ha scritto una email a Paolo Ranzani per illustrargli la sua idea.
A poco a poco tra loro è nata una amicizia, poi sfociata nella realizzazione del tanto atteso book fotografico.
«Realizzarlo
è stato emozionante e divertente - racconta la giovane bresciana - e le
foto che ne fanno parte sono davvero bellissime, foto che mi fanno
sentire donna, attraente, desiderabile, e questo nonostante e a
prescindere dal mio handicap».
LA STORIA, PERÒ, non finisce qui.
Realizzato il book, Cinzia decide di inviarlo ad alcune agenzie di moda e
una di queste, a fine agosto, le ha risponsto dicendo di essere
interessata. Quando Cinzia, però, ha inviato altre immagini e i
responsabili dell'agenzia si sono accorte del suo handicap sono spariti.
«Per me è stata una grande delusione - racconta Cinzia senza tradire
alcuna debolezza -: penso che la mia proposta sia innovativa e grintosa e
non comprendo perché nel nostro Paese la mentalità sia così arretrata
da non accettare che anche una donna o un uomo con handicap possano
posare per immagini accattivanti. Perché non dobbiamo avere pari
opportunità in questo? Perché dobbiamo rinunciare a piacere e a
piacerci?».
Cinzia di sicuro non si arrende: nelle scorse settimane
ha inviato numerose lettere ed email a riviste femminili e di moda
proponendosi come modella...ma la bellezza non è
sempre bellezza?
fonte:http://www.bresciaoggi.it/
Blog nato a partire dalla mia esperienza di volontariato in piscina a contatto con persone con disabilità(ecco il perchè di "acquasenzabarriere"), successivamente ampliato anche a tematiche più generali, ma comunque curiose ed interessanti fonti di riflessione.
Nuovo blog
Presto il blog si trasferirà all'indirizzo disabilitasenzabarriere.it. Puoi già visitare il sito e inviarci la tua e-mail. La useremo soltanto per informarti quando il blog sarà attivo.
Un saluto!
Ilaria
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